Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.
La torre di Rasocolmo sull’omonimo Capo, antecedente al sec. XVI e che Spannocchi definisce la «torre vecchia al Capo Rasocolmo» è stata trasformata in faro della marina militare. Più in là, presso il bivio per Salice al km. 29,700 della Ss. 113, svetta solitaria da secoli in luogo eminente la «Torre Mazza», così come indicala in alcune carte dell’800. Dominante il tratto di costa fra Ortoliuzzo, Rodia e S. Saba e modificata probabilmente verso la fine del sec. XIX per essere adattata ad abitazione, controlla con le sue vuote occhiaie un ormai improbabile sbarco di navi «turchesche», da segnalare prontamente ai castelli dell’entroterra per organizzare la difesa.