Ganzirri, il Peloro e lo Stretto di Messina
Il sito della riviera Nord di Messina, da Paradiso a Rodia

Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.

L’Acquario di Messina
Articolo pubblicato online il 4 agosto 2007
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L’acquario di Messina è stato costruito verso la fine degli anni ’50 dall’istituto Talassografico del C.N.R. all’interno della Villa Mazzini e dal 1986 è stato ceduto in comodato al Comune della città. Ospita molte varietà di pesci e di invertebrati; tra gli ospiti ci sono la diafona ciona della famiglia dei Tunicati, la alocinzia, le condrosie che sono delle spugne incrostanti di vario colore.

Della famiglia degli Antozoi sono presenti gli anemoni bruno e il rosso pomodoro di mare, inoltre si possono osservare alcune specie di gorgonie che formano colonne arboriscenti. Gli Anellidi marini sono rappresentati dallo spirografo, dalla sabella pavonina. Tra gli Echinodermi si possono trovare le stelle marine, i ricci di mare.

Oltre alle specie sopraindicate sono ospiti dell’acquario anche razze, che vivono quasi sempre sotto la sabbia, torpedini dalla micidiale scossa elettrica, polpi, il gattuccio, squalo pacifico che si nutre di piccole prede, cernie brune, spigole, perchie, castagnole rosse originarie dei mari caldi.

Molto numerosa è la famiglia dei Labridi tra i quali il tordo dal colore verde oliva, le zingarelle dalla livrea di colore diverso in base al sesso, la donzella pavonina originaria del Mar Rosso, il pesce San Pietro. Tra gli ospiti più curiosi c’è il pesce pappagallo, unico Scaride presente nel Mediterraneo.

Complessivamente nel museo ci sono 60 specie ittiche che vengono alimentate con pesci, crostacei, molluschi, ospitati in 22 vasche mediterranee e 8 acquari riproducenti diversi ambienti acquatici marini, illuminati da luce naturale integrata con luce artificiale.


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