Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.
La festa cristiana di oggi 24 giugno viene celebrata sulle rive dello Stretto di Messina con i tradizionali " bamparizzi di San Giovanni": dalle spiagge di Ganzirri e Torre Faro enormi fuochi richiamano quelli della sponda opposta di Villa San Giovanni e Cannitello. Da oltre un mese è cominciata la raccolta di legni vecchi e materiali da bruciare, accatastati in grande quantità per la preparazione dei falo’ di stasera. Reminiscenza di antichi rituali legati alle celebrazioni del solsitizio d’estate, attività propriziatoria per premonizioni e sposalizi, la manifestazione odierna è ricordata dagli anziani con gioia, per lo straordinario effetto dei fuochi che rilucevano nel buio delle sponde non ancora illuminate. E’ ancora in uso gettar dentro il fuoco cose vecchie e
all’alba bagnarsi i piedi in mare in segno augurale. Fuoco e acqua infatti, in questo giorno, purificano e portano bene.